La crisi pandemica e quella legata alla guerra in Ucraina hanno riportato al centro del dibattito la questione della sicurezza alimentare e della resilienza dell’agricoltura Ue, rendendo chiara la dipendenza europea dalle importazioni da Paesi terzi di alcune materie prime e fattori di produzione.
Per questo con il gruppo socialista abbiamo chiesto a gran voce il rafforzamento dell’autonomia strategica dell’UE in settori chiave, quali quelli dei fertilizzanti e delle proteine, ma anche dell’energia.
Un’alimentazione sana per tutte e tutti
L’approccio olistico One Health ci dice che la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente sono indissolubilmente legate. Per questo è importante l’educazione alimentare fin dall’infanzia. Ed è quello che fa il programma Ue per la frutta, la verdura e il latte nelle scuole, che dal 2017, contribuisce a dare un pasto sano ed equilibrato alle bambine e ai bambini attraverso le mense scolastiche. Tale pasto, per alcuni rappresenta l’unico pasto completo della giornata. Ma questo programma ha potuto contare solamente su circa 250 milioni l’anno, una cifra insufficiente per raggiungere un numero significativo di alunni e alunne. Per questo abbiamo chiesto e continueremo a chiedere maggiori finanziamenti per espandere il programma e raggiungere il maggior numero di studenti possibile. Oltre a questo abbiamo chiesto l’impiego di almeno il 25% di prodotti di origine biologici e di programmi specifici per chi soffre di allergie e patologie alimentari, oltre all’impiego di prodotti stagionali e alla valorizzazione delle filiere corte e del lavoro dei piccoli agricoltori. È su questa strada che vogliamo continuare.