Il mio ingresso al Parlamento ha coinciso con il sessantesimo anniversario della Politica Agricola Comune , che oggi ha davanti a sé la sfida della transizione verde, un passaggio cruciale in cui gli agricoltori vanno sostenuti e accompagnati, per l’importanza economica e culturale di un settore che è “primario” e perché sono i custodi dei nostri territori e della nostra salute.
Sono convinta che non bisogna compiere passi indietro nella realizzazione del Green Deal: perché la nostra salute è legata a quella del Pianeta e perché non esiste contrapposizione fra agricoltura e ambiente. Questo significa più spazio e incentivi alle pratiche sostenibili e maggiori strumenti per affrontare la transizione che deve realizzarsi attraverso la riduzione dell’uso dei pesticidi e fertilizzanti sintetici, una più efficace e attenta gestione delle risorse idriche, una vera tutela della biodiversità e dei nostri suoli.
Il mio primo impegno sarà, quindi, per una Politica Agricola europea sempre più forte, sempre più efficace e semplice, sempre più equa, con una distribuzione delle risorse che tocchi grandi e piccole produzioni. Una politica che tenga insieme con equilibrio gli interessi di tutti i produttori, che porti l’Europa nei nostri territori. Con radici salde.
Proteggere agricoltori e ambiente
Gli agricoltori, oltre a produrre cibo sano e di qualità, hanno un ruolo centrale come custodi dell’ambiente, dei paesaggi, della biodiversità. Per questo dobbiamo promuovere leggi per facilitare loro l’accesso al credito e per rendere i loro prodotti più competitivi sui mercati.
Serve una Politica Agricola Comune che valorizzi i prodotti locali, promuova le filiere corte, che avvicini chi produce a chi consuma. In quest’ottica massima attenzione dobbiamo portare al livello del reddito di chi lavora in agricoltura. Serve quindi un meccanismo europeo per combattere le pratiche sleali, garantendo che chi lavora la terra possa farlo con un reddito dignitoso e giusto.
Gli agricoltori sono il cuore della nostra agricoltura ed è anche da loro che dipende la nostra salute. Dobbiamo sostenere il loro lavoro valorizzando i produttori locali e le filiere corte, garantendo loro un reddito dignitoso e giusto. Ma dobbiamo anche tutelare la sostenibilità ambientale e la biodiversità.